Un test per capire come approcciamo gli investimenti
Con questo approfondimento giochiamo un po’. Voglio provare a fornire a chi legge qualche spunto di riflessione circa il proprio atteggiamento rispetto agli investimenti, la conoscenza, la rappresentazione dei dati, i movimenti dei mercati. Partiamo con un test semiserio per arrivare a conclusioni rilevanti, che nulla hanno a che vedere con il gioco.
Di seguito riporto tre grafici e vi invito ad immedesimarvi e immaginarvi nel momento in cui dovete scegliere un investimento. Ipotizzate di dover scegliere un solo investimento partendo dalla sua rappresentazione grafica.
Il primo grafico rappresenta un robusto incremento di borsa con uno scatto rialzista sul finale
Quello seguente rappresenta un notevole ribasso di borsa
Il terzo grafico rappresenta uno scenario rialzista progressivo ma costante
Avete scelto dove investire il vostro denaro? Ok, proviamo a costruire (in modo semiserio) il vostro profilo:
Se avete scelto il primo grafico
Probabilmente siete persone alle quali piacciono le feste, la baldoria, vi accodate all’euforia e siete facili agli entusiasmi
Se avete scelto il secondo grafico
Siete coscienti del fatto che acquistare nei momenti di ribasso della borsa è un’opportunità. Siete persone che non si lasciano intimorire, avete sangue freddo
Se avete scelto il terzo grafico
Guardate alla solidità delle cose, non siete preda di emozioni passeggere e probabilmente ritenete di dover ulteriormente approfondire la natura dell’investimento che state effettuando
E se dovessimo vendere?
Ora proviamo a fare un ragionamento diverso. Immaginiamo quei tre grafici siano la rappresentazione del vostro investimento, e dovete decidere se vendere o meno. In quale dei tre grafici vorreste trovarvi?
Se avete scelto il primo grafico
Avete sangue freddo, sapete che i mercati finanziari non sono un facile escamotage per diventare ricchi
Se avete scelto il secondo grafico
Avete pensato troppo, l’essere troppo riflessivi vi porta ai rimpianti
Se avete scelto il terzo grafico
Siete analitici e le vostre scelte non sono mai fatte di intuizioni, ma di analisi.
Fine del gioco
Dimentichiamo completamente il test, che è nulla più che una replica di quei test un po’ insignificanti che ogni tanto incontriamo sui social network, e tornando seri sveliamo la natura del gioco: i tre grafici appartengono tutti allo stesso indice di borsa, che per semplicità ho scelto fosse il FTSEMIB, l’indice azionario di Milano, ma poteva benissimo essere il grafico di qualsiasi altro titolo o indice.
Quello che avete visto suddiviso su tre grafici, che sono in ordine cronologico, è riportato qua sotto su un unico grafico. In buona sostanza i tre grafici sono delle sezioni di sottoperiodi dello stesso grafico.
Perché questo approccio? Per arrivare ad analizzare qualche numero e trarre qualche conclusione.
A tal fine propongo questa tabella, dove traduco in numeri ciò che abbiamo osservato sopra dal punto di vista grafico.
Ciò che impariamo in primis è che non è significativo guardare unicamente un grafico, ma è necessario avere una concezione più ampia del contesto economico, politico, sociale nel quale stiamo investendo. In buona sostanza la sola analisi tecnica non basta.
La seconda buona regola da considerare è sempre l’orizzonte temporale di investimento: più osservo un periodo medio/lungo, più avrò contezza del comportamento di un investimento. I fuochi di paglia ci sono, magari hanno arricchito qualcuno, ma sono più gli investitori che ne sono rimasti scottati. Oltre a ciò: più breve è il mio orizzonte temporale, più alto è il rischio, specialmente se al periodo breve associo l’attesa di rendimento elevata
Terzo: quando acquisto un titolo c’è qualcuno che me lo sta vendendo; uno dei due ha ragione e l’altro ha torto.
Quarto: la rappresentazione dei dati che ci viene offerta dev’essere sempre vista con sguardo vigile e attento. Non è la presentazione di un piatto a far sì che quel piatto sia anche buono da mangiare
In quinta istanza, e mi ricollego alla tabella di cui sopra, immaginiamo di aver investito il 3/10 dello scorso anno (prima riga), e purtroppo dopo un 2018 disastroso molti, accodandosi in ritardo al rialzo, hanno cominciato ad investire nella seconda metà dell’anno perdendo tante opportunità: se ho venduto a gennaio problemi non si pongono, ma se a metà febbraio il mio denaro è ancora investito, e il 25 febbraio decido di vendere sui rumor di una diffusione del Corona virus in Europa, probabilmente sono già in ritardo e ho perso il 9,6% rispetto ai massimi. Di più, se ci penso ancora un po’ e decido di vendere il 12 marzo, finisco con il perdere il 41,5% rispetto ai massimi, e il 30,1% del mio capitale.
Sesto: se avessi investito il 3/10 e avessi mantenuto un atteggiamento fermo, senza panico, ad oggi (ipotizziamo di essere all’8/6 come da tabella) starei perdendo il 5,07% e non il 30,1%. Disinvestire durante i ribassi di borsa il più delle volte non è una buona idea.
Settimo: la gestione della liquidità è un elemento imprescindibile degli investimenti, per buona pace di quegli intermediari che appena il cliente ha un po’ di denaro gli chiedono se voglia investirlo, magari in prodotti emessi dallo stesso intermediario. Non posso permettermi il lusso di essere schiavo dei miei investimenti. E’ un po’ come il caso di alcuni figli che chiedono continuamente denaro ai genitori per sperperarli: gli investimenti vanno affrontati con disciplina, e la liquidità è essenziale per gestire le spese previste e impreviste, ma anche per cogliere i ribassi nei mercati. Tornando all’ultima riga della tabella, infatti, se avessi avuto denaro disponibile per investire al 13/3, oggi (8/6) starei guadagnando il 26,81%.
Ottavo e ultimo: il raffronto tra dati all’interno della tabella non è indicativo, perché fatto su scale temporali diverse. I dati vanno confrontati partendo sempre dalla medesima base, è utile allora mensilizzare guadagni e perdite. Emerge che nel periodo 3/10-19/2 il mercato italiano ha offerto una performance media mensile pari al 4,22%, mentre nel periodo 19/2-13/3 il mercato ha perso su base mensile il 48,76% (il più repentino e importante ribasso della storia), mentre nel periodo 13/3-8/6 il mercato ha guadagnato mensilmente il 9,24%.
All’interno di questo approfondimento ho iniziato con un test a metà tra il gioco e la realtà per arrivare a trarre conclusioni che invece sono determinanti per gli investitori. Facendo di mestiere queste analisi sono conclusioni per me implicite, ed incorporate nei ragionamenti che faccio quotidianamente con i miei clienti, ma non sempre è così. Il mio lavoro è quello di “semplificare la vita” in queste scelte, senza trascurare quanto sia importante portare chi investe al ragionamento su ciò che non aveva considerato, perché è solo in quel caso che faccio veramente il suo interesse.
Luca Giordani
info@Lgconsulenzafinanziaria.
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